28 gennaio 2014

lettera di un genitore ai genitori della Foscolo

lettera di un genitore ai genitori della Foscolo di Mira

Perché io il 15 Febbraio andrò a Venezia con i miei bambini

In questi anni per i tagli alla scuola io come genitore ho accettato di tutto:
- ho accettato di portare la carta e il sapone da casa,
- ho accettato che - pur di veder soddisfatto il tempo pieno - il tempo scuola perdesse di qualità pian
pian svuotato di quell’arricchimento che rispetto all’orario normale permetteva
- ho accettato che mio figlio, in nome di soldi che per l’allargamento della scuola materna non si trovano mai, stesse in aule non conformi
- e infine ho accettato di improvvisarmi “organizzatrice di eventi” per racimolare due soldi allo scopo di migliorare un po’ le cose, rimettendoci il mio tempo libero;

Ma andava bene se mio figlio poteva stare bene.

Perchè allora non accettare anche questo taglio?
Perchè questo è diverso...da questo mi arriva un messaggio che non mi piace; colgo l’indicazione che mio figlio non è più neanche degno di stare in un ambiente pulito e sorvegliato!

Già la mattina non stavo tranquilla quando lasciavo entrare i bambini in una scuola in cui edificio e giardino risentivano - per tagli già intervenuti nel passato - di scarsa , a volte assente, manutenzione.

Ora però credo di essere arrivata alla frutta: non posso accettare in nessun modo che si metta in dubbio la dignità prima di mio figlio (mia madre mi ha insegnato che “anca coi busi, ma netto”) e poi mia, perché la mattina mi devo umiliare soffocando i dubbi che la mia responsabilità di madre mi fa sorgere quando lascio i miei figli entrare in una scuola che forse non è sicura e non è stata neanche pulita, in nome della necessità di andare a lavorare.

E’ evidente che chi ha deciso di fare i tagli ha usato una formula che non si adatta alla nostra scuola:
si puo’ avere lo stesso servizio passando a meno di un terzo dell’anno precedente?
Bhè, come cittadina che ha contribuito con le sue tasse alla spesa pubblica il minimo che pretendo è che quando sollevo una questione su come vengono impiegati i miei soldi mi si rispondesse con lo stesso senso di responsabilità che io metto nel crescere i miei figli e nell’andare a lavorare la mattina e non con “questo è quello che vi è toccato dal nuovo calcolo, ora arrangiatevi!”.

Ecco perché il 15 ci sarò: sacrificherò ancora una volta il poco tempo dedicato al mio riposo perché rivoglio dignità per i miei bambini e questa passa necessariamente per il ridare dignità alla Foscolo, dignità alla scuola!!

In alternativa il sacrificio da pagare, quando il 1° Marzo scadrà il termine di validità per gli stanziamenti aggiuntivi, sarà molto più grande di un paio d'ore....

Confidando nella partecipazione di molti di voi genitori della Foscolo propongo di venire ciascuno con un palloncino: un palloncino con un disegno tipo questo fatto dai vostri bambini che devono sapere che lo state facendo per loro.



E sotto un bel cartello con scritto "Io Amo la Scuola, perchè la scuola non ama me?"
Questo me lo sono chiesta io….ma se ai vostri bambini viene un'altra domanda riportate quella, loro sanno individuare le ingiustizie in modo molto più semplice e disarmante.
A sabato prossimo.